La mia battaglia contro la Malattia di Huntington è iniziata nel gennaio del 2015. Ricordo che quel giorno, il giorno in cui ho ricevuto il risultato del test, non ero affatto nervosa ma tenevo stretta la mano di mia mamma che a tratti tremava più della mia. Quella mattina è arrivata soltanto la conferma di una diagnosi già annunciata, dato che i sintomi che avvertivo erano chiari ed il test è servito solo a confermare il tutto e a dare un nome a tutto quello che mi stava accadendo. Da quel momento, non so spiegarmelo, è scattato qualcosa nella mia testa, un mix tra sollievo e coraggio, sta di fatto che ho scoperto una forza che non credevo di avere…una forza che ha sorpreso anche me. Non nego che ci sono stati anche tanti momenti difficili, all’inizio non riuscivo ad accettare la mia nuova condizione, di fare fatica nei piccoli gesti quotidiani, di perdere facilmente l’equilibrio…un po’ me ne vergognavo. Da questi momenti, però, ho imparato l’importanza dell’ironia. Essere ironici non significa prendere le cose con superficialità, ironia è cercare il lato divertente delle cose per strappare un sorriso a chi mi affianca in questa battaglia. Come mia madre e miei amici che molto spesso si sentono impotenti di fronte a questa situazione. Riderci su ci unisce e ci aiuta ad affrontare il tutto con più serenità. La mia battaglia contro la MH non è finita, nonostante tutto sarò sempre in vantaggio perché ho tante cose per cui combattere, tanti obiettivi da raggiungere e sogni da realizzare. Sono piena di paure ma anche di speranze, NON MOLLO!!

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